La Storia dell'intonazione del La

 

 

Il mitico oboista barocco Bruce Haynes ha fatto dettagliate ricerche sulla intonazione del La nella storia. Suggerisco la lettura del suo libro "The Story of A" per un approfondimento. Burce spiega che quando si parla di intonazione vengono intese due coordinate, il nome della nota e la frequenza in hertz, per esempio "La a 415 hz". 

Per quasi tutto il XX secolo l'intonazione standard e´ stata il La-440hz, quindi dovunque si fosse nel mondo la musica occidentale veniva eseguita accordando gli strumenti partendo dal La della corda di violino a 440hz. (Nota bene: Un hertz significa uno al secondo. Poiche´ il suono e´ una perturbazione di carattere oscillatorio il valore in hertz corrisponde al numero delle oscillazioni complete, ovvero le variazioni di pressione, che avvengono in un secondo.)
Avere un'intonazione standard e´ una comodita´ per i musicisti, niente di piu´.

Fino alla fine dell'Ottocento invece non c'era un La universale. Viaggiando attraverso l'Europa era possibile trovare molti "La" diversi tra loro. Per gli strumenti ad arco non e´ mai stato un problema, bastava aggiustare l'intonazione delle corde, ma per uno strumento ad intonazione fissa, come un flauto o un oboe, la cosa si fa difficile. In pratica un oboista di un paese poteva suonare con qualsiasi violinista, mentre poteva suonare solo con un organo della propria citta´ (o di altre citta`, se anche la si fosse usata casualmente la stessa intonazione).

In epoca barocca sono stati trovati organi accordati con La che partono da 392hz (17° secolo in Francia) ed arrivano a 465hz (17° secolo a Venezia), Si possono fare alcune generalizzazioni:


- l'intonazione era alta nel Nord della Germania e bassa nel Sud della Germania;
- l'intonazione era bassa a Roma ed alta a Venezia;
- l'intonazione in Francia dipendeva dal tipo di musica si eseguisse (opera, musica sacra, musica da camera).

Nel Rinascimento e nel Medioevo l'intonazione e´ sempre variata a seconda del luogo e del periodo. Durante il Classicismo si comincio´ lentamente a standardizzare il La.

Uno dei La usati in epoca barocca era il La a 415hz. Poiche´ tra 440hz e 415 occorre un semitono calcolato secondo la suddivisione dodecafonica dell'ottava, il La a 415hz e´ stato adottato come lo standard dai moderni musicisti barocchi. In questa maniera strumenti come il clavicembalo sono costruiti per suonare comodamente con gruppi con La a 440hz e, spostando semplicemente la tastiera, con altri gruppi con La a 415hz.

Allora suonando la musica barocca si intona a Sol Diesis? Non proprio: molto spesso questo La standardizzato non viene rispettato. Un violinista barocco puo´ portarsi con se 4 diapason per l'intonazione differenti (probabilmente oggigiorno compra un'unica applicazione per l'iPhone) e un flautista barocco possiede due o tre flauti con diverse intonazioni.