EUGEN JOCHUM

Il nome di Eugen Jochum evoca immediatamente, soprattutto nei meno giovani, il nome di Anton Bruckner. Non a torto: sebbene Jochum sia stato anche grande interprete di Beethoven, Brahms, Bach e di tutto il repertorio sinfonico tedesco, fu soprattutto un apostolo di Bruckner, di cui diede interpretazioni che ancora oggi sono considerate un punto fermo. Incise due integrali sinfoniche bruckneriane: con la DGG negli anni 60 e con la EMI, poi commercializzata dalla Brilliant, alla fine degli anni 70.

Appartenente a una famiglia di musicisti (il padre era organista, il fratelli Otto e Georg Ludwig furono anch’essi direttori), nacque a Babenhausen il 1 novembre 1902. Dopo gli studi di pianoforte e organo ad Augsburg, studiò direzione d’orchestra a Monaco e in questa città debuttò nel 1926 dirigendo i Münchner Philharmoniker nella Settima di Bruckner. Nominato direttore all’Opera di Kiel, successivamente a Mannheim, quindi Generalmusikdirektor a Duisburg nel 1930. Dal 1932 al 1934 fu direttore alla Radio di Berlino ed ebbe anche occasione di dirigere i Berliner Philharmoniker. Nel 1934 succedette a Karl Boehm all’Opera e alla Filarmonica di Amburgo. Come Jochum stesso dichiarò in un’intervista ad Alan Blyth su The Grammophone, ad Amburgo il regime era “reasonably liberal”, il che gli permise di non iscriversi mai al partito, di includere nei programmi anche autori messi al bando ”I had a free hand to do everything I wanted to do”. Rimase ad Amburgo fino al 1949, quindi tornò a Monaco dove fu a capo dell’Orchestra della Radio Bavarese fino al 1960. Ebbe un frequente rapporto con l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam dove affiancò dal 1961 al 1963 Haitink. Fu spesso direttore della London Philharmonic e della London Symphony che lo nominò conductor laureate: proprio con la London Symphony realizzò la seconda integrale sinfonica beethoveniana. Dal 1969 al 1973 fu direttore principale dei Bamberger Symphoniker. Sulla sua passione bruckneriana dichiarò nella intervista citata sopra ”Every young conductor has his problems with Mozart and Beethoven. I never found I had these problems with Bruckner; he seemed to come to me naturally.” Grande suo amore fu Bach. “Perhaps even more than Bruckner, I love Bach.” Alcune sue incisioni bachiane sono ancora oggi esemplari. ad Haydn giunse piuttosto tardi. ”Haydn I came to later than the others. I used to conduct much more Mozart than Haydn”. Eugen Jochum morì a Monaco il 26 marzo 1987, giorno del 160° anniversario della morte di Beethoven.