Storia dell'evoluzione degli strumenti a fiato: La cennamella progenitore dell'oboe e del clarinetto

13.09.2012 17:17

 

 

Esiste un'enorme varietà di strumenti nel settore degli strumenti a fiato. La loro storia è varia e complessa. Si può individuare nella cennamella (ciaramella o piva), nel cromormo, nelcornetto gli strumenti che attraverso modifiche e, soprattutto con l'invenzione del tubo ricurvo, portarono a fondamentali strumenti moderni come l'oboe e Il clarinetto.
Il cromormo, diffuso soprattutto nel XVI e XVII secolo, era di vari tipi: soprano, alto, tenore, basso. Per centocinquanta anni, la famiglia di questi strumenti, dal più profondo a quello più acuto, fu in voga anche se non si conosce musica scritta per esso. Nel '600 gli strumenti di cromormo facevano parte della Corte di Luigi XIV.
Il cornetto, strumento rinascimentale d'avorio o di legno ricoperto di cuoio, di forma leggermente ricurva, dal suono molto dolce, si univa armonicamente alla voce umana, tanto che Bach lo usò in alcune cantate.
Con il passare del tempo, cioè mentre si avviava verso il '700, l'enorme pletora degli strumenti andava sempre più assottigliandosi. L'avvento poi dell'orchestra li ridusse.  I flauti, per esempio, rimasero per sempre, soprattutto per evidenti ragion di importanza di suono.
Da secoli il flauto traverso è stato un protagonista della musica, insieme al fratello più semplice, il flauto diritto, a becco. Naturalmente le modifiche strutturali sono state numerose fino a raggiungere la forma moderna, senza contare il passaggio dal legno al metallo.
Fra gli strumenti a fiato, un gruppo di particolare importanza è quello formato dalle  trombe. Nel Medioevo vennero costruite trombe capaci di coprire un'ampia gamma di suoni; verso la fine del XIV secolo, per evitare trombe di eccessiva lunghezza, si cominciò  ad usare la canna ricurva, secondo il modello tuttora in uso.
Particolarmente usata come strumento militare per fare segnali, la tromba entrò molto presto in orchestra: se già nell'Orfeo di Monteverdi se ne prescrivevano ben quattro nella fanfara che introduce il melodramma.
Come la tromba, il corno, dalla caratteristica e ben nota forma ricurva, entrò in orchestra alla fine del '500. Questo strumento è caratterizzato da una lunga canna (di circa quattro metri) conica, ricurva e da un ampio padiglione. Deriva da un corno animale svuotato e fornito di fori, ed è, quindi, uno strumento antichissimo: gia i Sumeri e poi gli Etruschi e i Romani ne costruivano in metallo. Nel Medioevo fu utilizzato prevalentemente come richiamo di caccia. Nel '600 fu usato nella musica colta e fu da allora che la sua forma cominciò ad avvicinarsi abbastanza a quella odierna, ma soltanto al principio dell'Ottocento la sua trasformazione si completò: migliorarono le sue limitate possibilità tecniche.
La cennamella, già in uso nel XII secolo, dette origine alla bombarda che, apparsa nel secolo XIV, si pone a sua volta tra gli antenati dell'oboe e del fagotto. La cennamella oggi designa anche un tipo di oboe popolare in uso in alcune aree dell'Italia meridionale, per lo più suonato in unione con lazampogna e meno frequentemente con il tamburo.
Il trombone, forse già noto nell'antichità (le tubae dei Romani), verso la fine del XIV secolo, adotta la forma ricurva del tubo, per risolvere il problema dell'eccessiva lunghezza. Esso sosteneva nelle canzoni, poi nelle frottole e nei madrigali, la parte del "tenore". Il suono è maestoso ed ha una varietà di colori veramente straordinaria; fu spesso impiegato.a raddoppiare le voci come, ad esempio, nella Cantata per la festa della Pasqua di Bach.