Il Teatro Comunale di Mola di Bari “NICCOLO’ VAN WESTERHOUT” : una gemma storica della provincia di Bari

17.07.2012 12:35

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 23 maggio 1887 il Consiglio Comunale di Mola deliberò la costruzione di un teatro in Mola. A quell’epoca era sindaco De Stasi Vito Sante e Prosindaco Ernesto Noja. La spesa complessiva fu di 21.525 lire, somma prelevata interamente dal bilancio comunale e non da contributi di privati. Il progetto fu dell’ing. Vittorio Chiaia e comprendeva una platea di 102 posti, 8 palchi di prima fila, un anfiteatro di prospetto di prima fila di 67 posti, 2 palchi di proscenio, un palcoscenico con 6 camerini. I lavori di muratura furono eseguiti da Campanile Sante di Francesco di Mola e dalla ditta Piscitelli di Molfetta. La volta fu dipinta da Ernesto Giaquinto. Il Sipario fu realizzato da Battista Domenico di Bari e riproduce la “Danza degli Amorini” di Francesco albano. Il Teatro realizzato nel 1888 si chiamò “Teatro Comunale” e nel 1892 fu intitolato al musicista molese Niccolò Van Westerhout ancora in vita. Cominciò a funzionare nella primavera del 1892 con la compagnia di operette di Gennaro Gonzales. Il 18 aprile 1896 fu giornata memorabile per il Teatro molese, per la rappresentazione della “Dona Flor” dell’ illustre musicista molese Niccolò Van Westerhout opera lirica che lui dedicò “ a Mola mia città nativa”. L’opera fu interpretata, quella sera, dalla famosa soprano Nadina Bulicioff che Zeffirelli immortalò nella protagonista nel suo film “Il giovane Paganini” facendola interpretare da Elizabeth Taylor, girato nel teatro Petruzzelli, al quale presero parte alcuni cittadini molesi. Altri interpreti della “Dona Flor” furono il baritono Carlo Buti e il tenore Angelo Angioletti con l’orchestra del San Carlo di Napoli diretta dallo stesso Van Westerhout. Quel giorno critici, musicisti, giornalisti e letterati vennero da ogni parte d’Italia a Mola nel bel teatro per assistere alla rappresentazione della Dona Flor. Negli ultimi anni dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento il teatro ospitò importanti stagioni liriche comprendenti, tra le innumerevoli opere, il Rigoletto, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia, I Pagliacci, La Cavalleria Rusticana, La Forza del Destino con famosi soprani, tenori, baritoni e bassi, provenienti dal Metropolitan, dalla Scala, dal San Carlo, dal Petruzzelli. Nel 1908 furono costruiti i palchi di seconda fila con deliberazione del Consiglio Comunale del 21 maggio 1907, su proposta del consigliere comunale avv. Giuseppe Nardulli. Quindi su progetto dell’ing. Pietro Clemente furono costruiti i palchi di seconda fila. I lavori in legno furono eseguiti da Francesco Casucci di Mola, il rifacimento della volta fu affidato a Menotti Greco e al pittore barese Nicola Colonna. Molte compagnie teatrali di risonanza nazionale, prima di recarsi a Bari al Piccinni o al Petruzzelli, preferivano iniziare le loro recite dal teatro molese. Nel 1929 fu costruita una cabina di proiezione e il teatro fu adibito a cinema e varietà e da quel momento cominciò il lento periodo di decadenza. Alla fine della seconda guerra mondiale (1940-45) era ormai ridotto in cattive condizioni. Ci furono ancora alcune rappresentazioni di operette, alcune manifestazioni culturali e politiche, ma dopo qualche anno il teatro fu completamente abbandonato perché non più agibile e divenne deposito di attrezzi vari e ricettacolo di topi. Ci furono in quel tempo, varie proposte sul futuro del teatro molese: la conservazione e il restauro, l’abbattimento e l’erezione su quel suolo di una statua a Van Westerhout, la cessione ad una ditta locale di costruzioni che avrebbe costruito appartamenti e avrebbe dato al Comune, un intero piano per salone conferenze e alcuni locali a piano terra. Dopo l’interessamento di alcuni cittadini molesi come l’avv. De Santis, il prof. Massimeo e il cav. Parente, presidente della Pro-loco, che si recarono dal sindaco per perorare la proposta della conservazione del teatro e del suo restauro. Successivamente, l’Amministrazione, sensibile alle istanze dei cittadini e convinti della valenza culturale ed educativa del teatro, optò per la conservazione e il restauro dello stesso. Nel 1972, anno in cui il sindaco era Padovano, il teatro fu restaurato e riportato al suo antico splendore, e fu inaugurato il 6 dicembre 1972 con un concerto dell’orchestra sinfonica della Provincia diretta dall’illustre maestro Nino Rota e il 24 maggio 1973 si inaugurò la stagione di prosa con Eduardo De Filippo. Da quel momento il teatro molese ebbe un proprio statuto, un comitato di gestione pubblica e ritornò ad essere un centro di promozione culturale a disposizione della comunità cittadina. Negli ultimi anni nel teatro Van Westerhout hanno trovato ospitalità numerose compagnie di prosa, decentrate a Mola dal Teatro Pubblico Pugliese con gli attori Enrico Maria Salerno, Giulio Bosetti, Arnaldo Foà, Paolo Ferrari, Paola Borboni, Renzo Montagnani, Maurizio Micheli, Lauretta Masiero. Hanno trovato ospitalità, inoltre, conferenze, tavole rotonde, concerti musicali della gloriosa Accadamia del Canto del maestro Nicola Diomede, concerti di giovani pianisti, varie attività culturali, saggi musicali degli alunni delle scuole medie e varie manifestazioni del comitato per la Diffusione della Cultura Musicale e di altri gruppi e associazioni.