Il Clarinettista che ispirò Johannes Brahms: RICHARD MUHLFELD

03.09.2011 10:50

 

Molti sono gli studenti di clarinetto che conoscono i nomi dei celebri clarinettisti del passato, attraverso lo studio dei loro assoli e metodi usati nella maggior parte dei conservatori musicali. Alcuni di questi celebri clarinettisti sono: E. G. Klosé, Ernesto Cavallini, Carl Bärmann, e Robert Stark. Tuttavia, uno dei clarinettisti che ha influito sulla letteratura clarinettistica del periodo romantico, non era un insegnante di conservatorio e non aveva scritto nessun assolo e nessun metodo. Questa persona era Richard Muhlfeld, clarinettista dotato di una tecnica straordinaria, che ha ispirato Brahms a scrivere alcune composizioni per il clarinetto, e che sono tutt’oggi dei capisaldi del repertorio di questo strumento a fiato.

Richard Muhlfeld nacque a Salzungen, in Germania, il 28 febbraio 1856, ed era il quarto figlio di un musicista locale, Leonard M. Muhlfeld. Egli Studiò con Büchner a Meiningen, dove visse dopo il 1873. Fece parte dell’Orchestra della Corte di Meiningen, inizialmente come violinista, ma divenne primo clarinettista nel 1876. L'Orchestra di Meiningen non brillava come una stella luminosa tra le orchestre tedesche fino al 1880. Successivamente, quando Hans von Bülow e Steinbach ne divennero conduttori, la fama dell’Orchestra di Meiningen crebbe. Dopo gli anni che videro J. Brahms scrivere i suoi più grandi capolavori come: l’”OUVERTURE ACCADEMICA” OP. 80, l’”OUVERTURE TRAGICA” OP.81, e numerose pagine cameristiche, tra cui il “CONCERTO PER VIOLINO, VIOLONCELLO E ORCH. OP. 102”, questi si congedò dalle grandi forme.

Nell’ estate del 1891, Johannes Brahms udì suonare Muhlfeld a Meiningen, e proprio il suo straordinario virtuosismo, unito alle eccezionali qualità timbriche del clarinetto suonato da lui, spinsero il compositore tedesco a tornare a scrivere altre bellissime pagine, questa volta però dedicate al “CLARINETTO”. Brahms e Muhlfeld strinsero amicizia, e quest’ultimo contribuì a convincere Brahms a comporre per il suo strumento. Le composizioni per clarinetto scritte da Brahms diedero vita ad un nuovo filone di opere cameristiche nate dal genio di Brahms. Di questo periodo è Il “TRIO in La minore” Opus 114, per pianoforte, violoncello e clarinetto e Il “QUINTETTO per clarinetto” Opus 115, che furono eseguiti per la prima volta a Meiningen il 24 novembre 1891 presso la corte di Meiningen, con Il famoso violinista Joseph Joachim, per il quale Brahms scrisse il suo “CONCERTO per violino op. 77”, il quale suonò in ensemble con Muhlfeld. La “SONATA PER CLARINETTO E PIANOFORTE” n. 1 in fa minore, Opus 120 e la “SONATA” n. 2 in mi bemolle Opus 120, sono stati entrambi composti nell'estate del 1894, a Ischl e sono stati eseguiti per la Corte di Meiningen presso il Palazzo di Berchtesgaden.

Muhlfeld suonava su un clarinetto modificato sistema Bärmann. Si trattava di un modello più elaborato del Müller-Heckel clarinetto del 1845, che fu ideato da Carl Bärmann in collaborazione con Georg Ottensteiner di Monaco di Baviera nel 1860 circa. E fu proprio per la diteggiatura di questo modello che Carl Bärmann scrisse il suo famoso metodo tra il 1864 e il 1873. Il clarinetto sistema Bärmann sembra essere stato adottato principalmente da Carl Bärmann e Richard Muhlfeld.

Muhlfeld costruì la sua carriera da solista suonando i concerti per clarinetto di Weber e le composizioni di Brahms. Ebbe molto successo, soprattutto in Inghilterra dove suonò negli anni '90. Dopo Muhlfeld, il clarinetto è stato considerato non solo come strumento indispensabile nell'orchestra, in quanto andava a colmare un vuoto nella tavolozza dei colori orchestrali, ma anche come uno strumento capace di una vasta gamma sonora ed espressiva, sia nel repertorio solistico che in quello cameristico. L'influenza di Richard Muhlfeld nello sviluppo della tecnica clarinettistica è stata molto salutare, soprattutto nel sottolineare l'importanza della musicalità e dell’interpretazione, insieme ad una tecnica più virtuosa per una esecuzione appariscente.